1. L’ambiente

Giorno n°

6

6 giugno 2011

Il 6 giugno 2011, nell’arco di un quarto d’ora, un nubifragio e un guasto al sistema di apertura delle paratie manda in tilt Rimini, allagata dalle acque piovane. Esplode in tutta la sua violenza il problema del sistema fognario. A rischio l’industria turistica, principale asset dell’economia riminese. Non più e non solo in mare le acque reflue, ma queste invadono la città.

Se ti chiami Rimini, il mare prima di tutto. Pilastro della nuova Rimini: l’ambiente come volano di sviluppo.

La prima pagina de “il Resto del Carlino” del 7 Giugno 2011

Da il “Resto del Carlino” del 7 Giugno 2011

“Quindici minuti di pioggia intensissima per mettere a nudo ancora una volta, semmai ce ne fosse stato il bisogno, i limiti del sistema fognario di Rimini.”

“Era il segno, forte e tangibile – commentò il sindaco Gnassi – che quel sistema di sviluppo che aveva consentito alla città di giungere fin qui era diventato inadeguato mostrando tutti i propri limiti e la necessità di un radicale cambiamento, di un’inversione di rotta specie su quei settori come il sistema fognario che dopo gli anni ’70 erano stati trascurati. Ricordo le battute che si pronunciavano nello stretto giro della politica anni ’80 e ’90: “le opere che non si vedono, cioè quelle che stanno sottoterra, non portano voti”. Non era passata una settimana dal mio giuramento a Sindaco della Città e già, davanti a me e ai riminesi si era imposta una scelta decisiva”

Dalle fondamenta:

Il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato PSBO. In altre parole, prima il piano delle fogne

Il Piano Salvaguardia Balneazione Ottimizzato consiste in interventi strutturali sulla rete fognaria di Rimini con lo scopo prioritario di eliminare e chiudere tutti gli sfioratori a mare (11 a Rimini) a garanzia di acque pulite e sicure per tutta la costa. Con una delibera di Consiglio Comunale nel luglio del 2013 viene approvato il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato, l’evoluzione del Piano delle fogne, la sua prosecuzione e ulteriore miglioramento portano poi, nel 2019, a una nuova delibera di Consiglio Comunale e il piano viene aggiornato con il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato per la mitigazione del rischio idraulico (PSBO 2.0).

Non solo la prevenzione ma, col nuovo piano, anche la sicurezza idraulica.
Si riporta l’elenco delle opere inserite e integrate con gli aggiornamenti che definiscono il PSBO 2.0:

1. Raddoppio depuratore di S. Giustina

2. Riconversione depuratore di Rimini/Marecchiese in vasca di accumulo

3. Realizzazione dorsale Nord (Condotta Bellaria-Santa Giustina)

4. Completamento della separazione delle reti fognarie nella zona Nord di Rimini 

5. Realizzazione dorsale Sud 

6. Collegamento dei bacini fognari già separati della zona Sud alla dorsale Sud

7.  Realizzazione condotta sottomarina e impianto idrovoro bacino Ausa e vasche 

8. Realizzazione vasca di laminazione Ospedale

9. Potenziamento sollevamento 2B mediante ricostruzione condotta premente

10. Interventi strutturali sui bacini delle fosse Rodella, Colonnella I e Colonnella II 

11. Risanamento fognario “Isola” 

12. Realizzazione Dorsale Ausa

 

 

Con il Piano Salvaguardia Balneazione Ottimizzato il mare diviene elemento fondante di un nuovo modello di qualità della vita, volano di innovazione culturale oltre che della riqualificazione del comparto turistico.

Dal mare deriva la spinta propulsiva per una rinnovata identità e per una nuova attrattività turistica e urbana del territorio all’insegna della sostenibilità, del wellness e del benessere. La qualità delle acque del mare viene concepita come presupposto indispensabile di questa strategia e diviene pertanto oggetto e finalità di uno dei più ingenti investimenti finanziari condotti dalla Amministrazione Comunale negli ultimi decenni. Da città sul mare a città di mare.

 

 

Si chiudono tutti gli 11 scarichi a mare: nel nostro mare solo acqua pulita.

Grazie al PSBO 2.0 tra il 2022 e il 2024 tutte le spiagge di Rimini saranno le più pulite, sicure e controllate d’Italia ma già da ora nella gran parte dei bacini della città, e nelle spiagge corrispondenti, i lavori sono già terminati.

Attraverso molteplici interventi per una spesa complessiva di oltre 250 milioni di euro, si sta completando il più consistente progetto di modernizzazione del sistema fognario attualmente in corso in Italia.

Realizzato da Hera e dal Comune di Rimini insieme a Romagna Acque e Amir, il Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (PSBO 2.0) si articola in 13 interventi strutturali su condotte fognarie e impianti depurativi, che permetteranno sicurezza della balneazione e mitigazione del rischio idraulico.

L’obiettivo è di eliminare i divieti alla balneazione garantire al 100% la completa balneabilità del litorale riminese eliminando le “acque miste” di tutti gli 11 scarichi a mare, garantendo la sostenibilità del servizio idrico integrato che, in riviera, fa fronte ogni anno a 18 milioni di pernottamenti.

Grazie agli 8 interventi già conclusi (aggiornamento al giugno 2021) e agli altri avviati, sono stati “liberati” da temporanei divieti di balneazione 5.300 metri di spiaggia.

È sotto piazzale Kennedy, nel cuore della marina riminese, che ha sede il grande lavoro del Psbo. Sotto, a 20 metri di profondità, un sistema di vasche grandi quanto 20 piscine olimpioniche, ha visto la realizzazione di una importante infrastruttura di accumulo di 39.000 metri cubi. Sopra la vasca è sorto un Belvedere.

Dalle mega vasche sotto il Belvedere inizia un vero e proprio viaggio attraverso un impianto di sollevamento e deflusso (con una capacità di pompaggio di 18mila litri al secondo) verso il depuratore di Santa Giustina, dove le acque si trasformano in acque trasparenti e pulite.

Il progetto è stato indicato come Best Practices nel report per lo Sviluppo Sostenibile definito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tra gli Obiettivi dell’Agenda ONU 2030 (obiettivo 14 “Life below water”).

Si cambia il sotto:

Oltre 250 milioni spesa complessiva (Piano salvaguardia balneazione ottimizzato)

130 persone al lavoro ogni giorno dal 2013

13 interventi infrastrutturali

148.000 metri cubi al giorno di acque depurate

45 km di nuove condotte fognarie

 

I 13 interventi del PSBO Ottimizzato e lo stato di avanzamento

(Aggiornato a giugno 2021)

1. Raddoppio Depuratore di Santa Giustina
con annessa vasca di accumulo. Completato.

2. Riconversione Depuratore di Rimini Marecchiese
in Vasca di Accumulo. Completato.

3. Realizzazione Dorsale Nord. Completato.

4. Completamento della separazione delle
reti fognarie nella zona di Rimini Nord:
4.1 Fossa Sacramora. Chiusa/Completata.

4.2 Fossa Turchetta. Chiusa/Completata.

4.3 Fossa Sortie. Chiusa/Completata.

4.4 Fossa Matrice. Chiusa/Completata. 

4.5 Fossa Pedrera. Chiusa/Completata. 

4.6 Fossa Viserbella. Realizzazione 50%.

4.7 Fossa Brancona. Realizzazione 40%.

5. Realizzazione Dorsale Sud:

1^ stralcio. Completato.

2^ stralcio. Completato.

3^ stralcio. Realizzazione 90%.

6. Collegamento dei bacini già separati nella
zona sud alla Dorsale Sud:
Separazione fossa Roncasso. Realizzazione 90%

7. Realizzazione condotta sottomarina e impianto
idrovoro Bacino Ausa e annesse vasche di
laminazione/prima pioggia;
Vasche di laminazione / prima pioggia piazzale Kennedy. Completate.

Condotte sottomarine piazza Kennedy Mare. Completate.

8. Realizzazione vasca di laminazione Ospedale. Completata.

9. Il Potenziamento del sollevamento 2B e la ricostruzione
della condotta premente è stato ricompreso nella
Dorsale sud (3^ stralcio)

10. Interventi strutturali sui bacini Fosse Rodella, 

Colonnella I e Colonnella II: in progettazione

11. Risanamento Fognario Rimini Isola: Completato.

12. Realizzazione della Dorsale Ausa: Progettazione definitiva in corso.

13. Interventi di rete ai bacini Colonnella II e Rodella: Avvio progettazione.

Lavorare sull'ambiente a Rimini significa:

Lavorare sulla raccolta differenziata dei rifiuti che passa dal 56,4% del 2011 al 71,8% del 2020.

Rimini città sempre più VERDE: 2020 Ecosistema Ambiente di Legambiente, Rimini sale dal 37esimo posto del 2010 al 14°esimo nella classifica delle città più Green d’Italia.

Lavorare sulla balneabilità delle acque:
-80% dei divieti di balneazione fra estate 2011 e l’estate 2020.

Lavorare sulla qualità dell’aria: prosegue il trend di riduzione del numero di giornate di superamento dei limiti del PM10: da 72 nel 2011 a 43 nel 2019.

Lavorare sullo smaltimento dell’amianto: dal 2010 ad oggi, sono stati finanziati 734 interventi, per oltre 451 mila euro di contributi erogati e 942.177 kg di amianto smaltito.

Lavorare per ridurre l’uso della plastica
usa e getta:

– Nidi e infanzia comunali: plastic less/free 100%
(17 infanzia e 11 nidi);

Mense scolastiche plastic less/free ad oggi:
dal 1 novembre 2019 tutti i pasti serviti senza plastica usa e getta;

– Ordinanza per divieto uso di bicchieri di plastica monouso e cannucce di plastica monouso per gli operatori in spiaggia (da estate 2019);

Erogatori di acqua potabile in tutte le scuole medie del comune e palestre annesse (22 erogatori per le 7 scuole medie e palestre annesse) dal dicembre 2020; allo stesso tempo sono state regalate borracce in acciaio ad ogni ragazzina/ragazzino di scuola media.

Lavorare per il risparmio energetico e per la riduzione delle emissioni di CO2.

In dieci anni sono stati fatti interventi di riqualificazione energetica in 31 edifici scolastici, in 8 edifici pubblici, in 6 edifici sportivi per un totale di Risparmio Energetico 5.605,37 [Mwh/a]; Riduzione delle Emissioni di CO2 1.690,67 [T/a]

Lavorare per la produzione di energia da fonte rinnovabile.

In dieci anni sono stati installati impianti fotovoltaici in edifici pubblici per una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 1.332,78 [T/a] e per una produzione di Energia Rinnovabile pari a 339,28 [MWh/a] e in edifici privati per una riduzione delle Emissioni di CO2 11.740,00 [T/a] e la produzione di Energia Rinnovabile pari a 32.000,00 [MWh/a]

Aumentare il patrimonio verde della città:

Nel 2020 sono stati piantati 732 alberi pubblici ed è stato forestato il primo bosco urbano in area Gaiofana con la piantumazione di 800 alberi forestali. Le nuove aree verdi prese in carico al patrimonio pubblico corrispondono a 35.000 mq.

Ridurre lo spreco di risorse idriche:

Dal 2015 al 2019 le perdite di risorse idriche della rete acquedottistica sono state ridotte del 12%

Ambiente

Grandi passi avanti sono stati fatti a Rimini per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente negli ultimi 10 anni.

Dal punto di vista della governance Rimini nel 2014 ha aderito al PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) e poi, nel 2019, al PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima) che di fatto rappresentano le linee d’azione per favorire la transizione energetica anche in ambito urbano, incentivando la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’efficientamento energetico. Inoltre, è stato messo grande l’impegno per l’allontanamento dall’impiego di fonti fossili per la produzione di energia in tutti gli edifici pubblici, dove, a partire dagli edifici scolastici, sono stati dismessi vecchi impianti per essere sostituiti con l’impiego di gas o di pompe di calore la cui energia deriva dall’impianto fotovoltaico installato sopra l’edificio stesso. Nel complesso a fine mandato si hanno 3 edifici scolastici (scuole dell’infanzia Zavalloni, Gabbianella e Montessori) con classificazione NZEB (Nearly Zero Energy Building) e altri 32 che sono stati oggetto di riqualificazione migliorando la loro classe energetica di almeno 2 posizioni, a questi si aggiungono 8 edifici pubblici e 6 impianti sportivi anch’essi oggetto di interventi di riqualificazione energetica. Realizzate inoltre cinque officine elettriche di proprietà del Comune con più di 20 KW (681 kW Football Village, 100 kW Scuola Primo Maggio, 60 kW Cimitero Civico, 50 kW Autoparco polizia municipale, 21 kW Gabbianella) ed altri 23 impianti di potenza inferiore ai 20 kW, in un contesto cittadino in cui le officine elettriche (da fotovoltaico) da 80 kW e oltre sono 41. Difatti, sono presenti nel territorio comunale 3 impianti per la produzione di bioenergie (1 biodigestore e 2 a biomasse) e 3 centrali di teleriscaldamento.

Sui rifiuti, brilla l’incremento della raccolta differenziata che passa dal 56,4% del 2011 al 71,8% del 2020. La corretta differenziazione di plastica, carta, vetro e rifiuti organici è indispensabile per agevolare i processi di trattamento e riciclo di tutte le tipologie di materiali che in questo modo rientrano nei processi produttivi evitando l’uso di materie prime vergini. Per tale ragione questa attività è stata messa al centro delle politiche ambientali. Sono state riorganizzate le varie zone omogenee: nelle aree del forese è stato riorganizzato il servizio con l’attivazione del porta a porta per tutte le frazioni del rifiuto (indifferenziato, carta, plastica, vetro e organico).

In alcune aree del forese con una densità abitativa elevata sono state collocate le isole ecologiche SMARTY, i cassonetti innovativi e intelligenti, con sistema di riconoscimento utente e misurazione rifiuti per migliorare la qualità della raccolta differenziata, a cui accedere con la tessera (carta smeraldo). Nel mese di agosto 2021 sono entrate in funzione anche le prime 4 postazioni interrate – in via D’Azeglio, via Bastioni Settentrionali, via Bastioni Occidentali e in Largo Gramsci – delle 14 previste dal Piano. Un sistema che unisce la sostenibilità ambientale alla qualità urbana. Delle quattordici isole interrate previste, le prime quattro sono state realizzate e le restanti 10 sono già state approvate. Nelle aree residenziali è stato modificato il servizio sostituendo le batterie stradali con le nuove isole ecologiche SMARTY. Nella fascia turistica è stato realizzato il porta a porta su tutta la fascia omogenea coinvolgendo le utenze domestiche e le utenze non domestiche.

A partire dal 2019 è stato introdotto un efficace strumento per contribuire a innalzare il livello di controllo contro l’abbandono dei rifiuti. Si tratta delle “fototrappole”, il sistema di videocamere a sensori posizionate vicino ai cassonetti della raccolta differenziata. Un meccanismo attivo a rotazione in diverse zone della città, anche sulla base delle segnalazioni di situazioni di maggiore criticità. Le fotocamere di controllo ambientale funzionano anche in caso di assenza totale di illuminazione e possono inviare un sms di allarme nel caso di tentativi di manomissione dei contenitori presenti nell’isola ecologica. Le zone video-sorvegliate, autorizzate dalla Prefettura, sono state individuate sulla base delle segnalazioni pervenute. L’occhio elettronico infatti rappresenta un ausilio all’attività che da anni conducono le Guardie ecologiche volontarie della provincia di Rimini.

Sulla qualità dell’aria prosegue il trend di riduzione del numero di giornate di superamento dei limiti del PM10 (da 72 nel 2011 a 43 nel 2019, considerando la centralina Flaminia). Importanti per la qualità dell’aria sono anche i tanti interventi di messa a dimora di alberi nei viali dove c’erano fallanze per precedenti abbattimenti o dove i viali sono stati riqualificati. Ne sono stati piantati a centinaia fra Via Principe Amedeo, Via Dandolo, Via Mosca, Via Gioia, Via Ariosto, Via Filzi, Via Crispi, rotonda di Via Cardano, Via Destra del Porto, Via Sinistra del Porto, Via Valturio, Via Sacramora, Via Veneto, Via Duca degli Abruzzi, Via Marchi. Oltre alla messa a dimora di alberi nei viali vi è stato il primo intervento di forestazione urbana con 800 giovani alberi messi a dimora in zona Gaiofana.

Rimini sempre più verde: nel 2019 sono stati 30mila i metri quadrati delle nuove aree verdi prese in carico al patrimonio pubblico e nel 2020 sono stati 35mila. Nel 2019 sono state 350 le nuove piantumazioni di alberi pubblici, nel 2020 sono state 732. Un modo per sostenere e promuovere l’aumento del patrimonio verde nelle città che il “Dipartimento Territorio, Qualità urbana e verde pubblico” del Comune di Rimini proseguirà anche nel triennio 2021-2022 che, oltre alle attività di ripiantumazione ordinaria e straordinaria, prevede le piantumazioni relative ai rimboschimenti nell’ambito del nuovo progetto “corridoio verde della Regione Emilia Romagna” e “forestazione a compensazione della terza corsia A14”.

Realizzate cinque officine elettriche di proprietà del Comune con più di 20 KW. 23 impianti di potenza inferiore ai 20 kW

La raccolta differenziata passa dal 56,4% del 2011 al 71,8% del 2020

Nelle aree del forese è stato riorganizzato il servizio con l’attivazione del porta a porta per tutte le frazioni del rifiuto

Se vuoi approfondire, eccoti alcuni link:

- Le cifre sull'ambiente del Comune di Rimini - Approfondimento di HERA sul PSBO